Salute a tutti,
dopo le foto, qualche considerazione ulteriore.
La moto è ferma perché le mie esigue finanze mi impongono di temporeggiare.
E per fortuna che una parte delle lavorazioni sono alla mia portata.
Quello che non riesco a fare è realizzare un pistone maggiorato
, costruire le fasce e rettificare il cilindro; sicuramente oltre i 200€
; inoltre non sono attrezzato, ne abile, per poter riparare il condotto mediante saldatura.
A tale proposito credo che sia fattibile essendo il guaio vicino all'imbocco e salvo che non si presentino altri buchi/crepe a seguito delle tensioni ingenerate dalla sia pur piccola saldatura. Dipende se ci sono altri punti che hanno spessori da 'carta velina', cosa non immediata da verificare; comunque sono ottimista
.
Per quanto riguarda le guide, sono indeciso se rifarle in toto in bronzo Xantal oppure incamiciare all'esterno con acciaio queste dato che hanno uno spessore abbondante e come dicevo all'interno sono discrete. In ogni caso d'obbligo ricontrollare la tenuta delle valvole.
Dovrei anche essere in grado di spianare ulteriormente la testa e valutare gli spessori necessari a evitare interferenze meccaniche.
Come anche, in caso di necessità, spessorare in maniera più decente e precisa il castello bilancieri.
Più difficile misurare con la necessaria precisione il volume della camera di scoppio col pistone al PMS, nel caso di motore montato sul telaio e candela non centrale; misura necessaria per calcolare il rapporto di compressione geometrico che ci si ritrova.
Magari ci proverò.
Per la molletta sui bilancieri se non si riesce a reperire l'originale, le molle a tazza suggerite da ZetaZeta direi che sono un ottima soluzione.
Direi che le incredibilmente lievi anomalie di funzionamento che palesava la moto a fronte di cotanto macello erano pienamente giustificate.
Qualche ragionamento OT, per rilassarmi un poco.
Mi permetto di aggiungere una distinzione tra autoaccensione e battito in testa, naturalmente per averlo letto, non per aver fatto sperimentazioni mie!
Battito in testa, in termini colloquiali, viene inteso come detonazione in termini più 'motoristico teorici'. E' un fenomeno che avviene sempre dopo che è iniziata la normale combustione, nella parte di carica più distante dal fronte di fiamma a causa dell'aumento di pressione e temperatura. Sembra che ciò provochi delle trasformazioni chimiche, normalmente non presenti, che portano tale parte della carica ad esplodere repentinamente invece che bruciare gradualmente, con tutte le immaginabili conseguenze. Perché ciò avvenga è necessario un rapporto di compressione troppo elevato in relazione al numero di ottano e soprattutto il tempo, cioè motore che gira poco con tanto carico e quindi tempi di combustione più lunghi.
Non bello nei nostri motori, ma molto meno deleterio il fenomeno dell'autoaccensione dovuto come dice giustamente NW dovuto alla formazione di punti caldi non previsti capaci di innescare la combustione in anticipo sulla scintilla.
Credo, di mio, che la detonazione possa essere facilitata dal sopraccitato anticipo rispetto al normale.
Alcuni motori (modellismo o motori agricoli antichi) funzionano regolarmente in regime di autoaccensione con carburanti usualmente destinati all'accensione per scintilla. Sono conosciuti come 'motori a testa calda'; come mi piace quel nome!
Collaudatori!: qui sono in profondo disaccordo con ZetaZeta
Ci sono, ma sono rari rispetto agli altri, anche i guasti meccanici repentini. Generalmente quasi tutto inizia a dare preavvisi di incipiente rottura; il buon collaudatore dovrebbe si mettere tutto alla frusta, nei limiti previsti di uso del mezzo ed anche oltre, ma capire quando la situazione è sul punto di precipitare e fermarsi prima di distruggere tutto. Andare oltre significa che nonostante le orecchie lunghe l'udito è scarso all'uopo
.
Edited by osvaldo1961 - 28/8/2023, 13:03