Capisco che possa apparire illogica la soluzione di tappare a monte quando si è, in qualche modo, stappato a valle, ma quando, con filtri aperti, dal canonico 115 si arriva a montare un 140 ottenendo inesorabilmente un buco ai medi e un magro agli alti, è segno che qualcosa ci sfugge.
Io, come ho avuto modo di dire molte volte, ritengo che con un filtro aperto la carburazione non sia riproporzionabile, o che almeno non lo sia solamente scegliendo i particolari disponibili (getti, spilli, emulsionatori) per i VHB, carburatori piuttosto spartani e scorbutici.
Ricordiamoci che il filtro non solo “dosa” la quantità d’aria aspirata, ma, esercitando un’ostruzione, determina anche l’entità della depressione che, a grandi aperture della ghigliottina, viene a crearsi tra il filtro stesso e il carburatore. Detta depressione, variabile a seconda del regime e dell’apertura, costituisce il riferimento dinamico su cui è tarato tutto il carburatore attraverso un componente molto sottovalutato anche perché inamovibile, ossia il freno aria, cui è assegnato il delicato compito di alimentare d’aria “antagonista” il pozzetto del massimo.
Il ragionamento e l’esperienza fatta mi inducono pertanto a pensare che con filtri aperti sia pressoché inutile insistere sui getti, poiché il loro dimensionamento è correlato al concetto di dose d’aria aspirata e non alla depressione esistente tra filtro e carburatore, la quale influenza – molto più del calibro dei getti – la risalita di benzina nel condotto.
Immaginate di avere un bicchier d’acqua e una cannuccia: “tirando” l’acqua salirà; se, poi, ad una certa quota della cannuccia faremo un foro laterale (freno aria), l’acqua avrà più difficoltà a salire a causa dell’ingresso di aria “antagonista”; se, ancora, su quel foro applicheremo una pressione diversa da quella atmosferica che preme sulla superficie d’acqua nel bicchiere, potremo, con poca variazione in positivo o in negativo, alterare di molto la portata dell’intero circuito. Una depressione elevata (filtro chiuso) immetterà poca aria antagonista e la benzina salirà agevolmente; per contro, una depressione modesta (filtro aperto) immetterà molta aria antagonista e la benzina salirà con maggior difficoltà. Sono convinto che se il freno aria pescasse fuori, ossia sempre a pressione atmosferica (ovviamente andrebbe dimensionato di conseguenza), il sistema sarebbe molto meno sensibile alla permeabilità dei filtri, e sarebbe possibile carburare come voi suggerite, ossia riproporzionando i soli getti in base alla maggior dose d’aria aspirata.
Detto ciò, sperando di essere stato sufficientemente chiaro, smetto di ammorbarvi con queste elucubrazioni.
Edited by rrr1980 - 15/2/2019, 12:29
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