Posts written by rrr1980

Il captatore è del tipo "rosso".


I diodi di cui parlo io non sono nello schema, sono resinati nel captatore. Prova a metterne uno esterno interrompendo il circuito del filo rosso.

I trasduttori 323921 vanno abbinati al captatore rosso al cui interno si trovano due diodi 1N4007 in serie al segnale. Shuntando i diodi l'anticipo rimane fisso.

Sull'accensione ho sperimentato parecchio, mi sono fatto anche un banco prova ad hoc e il fenomeno che riferisci l'ho notato in assenza di diodo in serie al filo rosso che dal captatore va al trasduttore.

E' un'ipotesi remotissima, ma potresti avere uno dei due diodi all'interno del captatore (rosso?) in corto. Prova a mettere un 1N4007 all'esterno.

Controlla che i trasduttori siano uguali tra loro e del tipo Ducati 323921.

Problema attualissimo.

Ho provato ad ordinare una 4.10 – 18 da montare al posteriore del 3 ½ e ho amaramente scoperto che è impossibile reperirla. Probabilmente la produzione è cessata o sospesa.

A questo punto vorrei valutare le alternative, che mi risultano essere la 3.50 18 (da libretto) e la 100/90 18 quale sostituta approvata dalla Motorizzazione.

Mi piacerebbe discostarmi il meno possibile dallo sviluppo dell’originale che è di circa 1980 mm. Qualcuno conosce gli sviluppi delle due alternative citate? La 3.50 è pari a circa 2040 mm ossia maggiore di circa 6 cm, non poco, mentre non riesco a trovare la misura della 100/90.

Riuscite a darmi una mano?

Sì, ottimo! Hai qualcosa da suggerirmi?

Esatto.

Grazie al banco prova ho notato che il diodo provoca un aumento dell’escursione dell’anticipo, ma solo nella zona attorno ai 1.000 giri. Di conseguenza abbiamo una maggior variazione a un regime in cui il motore è molto instabile e, teoricamente, richiederebbe un anticipo fisso.

Impiegando un diodo veloce la variazione si riduce e il motore tiene il minimo molto meglio.

Certamente.

Nessuno però mi ha ancora domandato perché l'1N5819 in luogo del classico 1N4007. Invece è molto interessante...

Preferisco non addentrarmi nel mondo delle induttanze, sono componenti di difficile reperibilità e soprattutto la componente resistiva imporrebbe un dimensionamento incompatibile con gli spazi angusti in cui alloggiare il filtro.

Mi sono comunque ulteriormente evoluto e ho realizzato il prototipo in foto, in cui ho eliminato la resistenza fissa integrando tutto in un trimmer da 2,2 k. I condensatori sono da 2,2 μF, i diodi sono i già citati 1N5819.





Non l’ho ancora provato a causa delle temperature ostili di questi giorni, ma credo funzioni. È grande poco più di una moneta da 2 euro.

Non si vede?!? Com'è possibile?

Comunque si tratta di un diodo 1N5819 (solo in presenza di captatore nero), una resistenza da 1 K, un trimmer da 470 lineare collegato a reostato, e un condensatore da 2,2 μF verso massa. Sul condensatore si riparte col filo rosso verso il trasduttore. Il trimmer serve per la regolazione fine.

Il filtro tende a deformare il segnale dato che si oppone ai fronti ripidi, ossia alle brusche variazioni di tensione. Di conseguenza l'anticipo non saliva.

Allora ho pensato di aumentare un po' la potenza rinforzando il campo. Ora la variazione è di quasi 24°, un valore addirittura superiore a quello ottenibile con la configurazione originale.

Sono molto soddisfatto.

Per chi fosse ancora interessato ecco la soluzione che ho trovato per regolarizzare il funzionamento dei trasduttori Vespa sul 3 1/2:



Il circuito, che ovviamente dev'essere doppio per lavorare su entrambi i rami dell'accesnione, non è altro che un filtro passa-basso che blocca la frequenza di disturbo della quale ho già parlato.

Da solo però non basta, occorre anche sostituire il magnete originale del rotore con una serie di calamite al neodimio (quelle a forma di piccola rondella, alte 3 mm), altrimenti l'anticipo non varia.

Funziona alla perfezione. A chi fosse interessato posso fornire i dettagli.

Sì. In dinamica è buona norma montare anche il pignone della primaria e il volano.

La seconda la conosco bene e ci sono arrivato personalmente dopo anni a scervellarmi (ma non sono una cima, un ingegnere ci sarebbe riuscito in cinque minuti).

Comunque posso dire che con quella i motori vibrano pochissimo. La prima non l'ho mai provata, non posso pronunciarmi.


Tieni presente che l'architettura del motore non permette l'equilibratura completa.

Perché è quella di risonanza del pezzo.

Esempio: se io suono una campana a rintocchi o a distesa, la sua nota non cambia.