Morini Club Roma

Posts written by rrr1980

view post Posted: 24/9/2021, 11:06 Kanguro 350 1984 - parliamo di tecnica
CITAZIONE (dueaV @ 23/9/2021, 15:09) 
(...omissis...) mi diletto a metterle a punto soprattutto per farle funzionare bene con la VERDE. La Dart nasce con (...omissis...)

Molto interessante.
Sapresti sintetizzare a parole la ratio dei tuoi interventi sulla carburazione, ovviamente al netto delle modifiche allo scarico e alla scatola filtro?
view post Posted: 21/8/2021, 11:23 Molle ammortizzatori posteriori Marzocchi euro74 - parliamo di tecnica
Soluzione interessante ma un interasse di 32 è davvero troppo, sarebbe bruttoccia (la mia non è una special) e neanche starebbe più sul cavalletto centrale.

Guardando le foto degli ammortizzatori dell'Excalibur, mi sembra che la base della molla sia alla stessa quota che ha negli originali del 3 1/2, per cui, volendo, si potrebbero scorciare tagliando la sommità del tubo esterno, il tubo interno e lo stelo. Se lo fa il buon Zanardini, lo può fare anche il mio tornitore.

Ma il problema è la molla, che a questo punto diventerebbe durissima con rischio di portarla a pacco.
view post Posted: 17/8/2021, 21:08 Molle ammortizzatori posteriori Marzocchi euro74 - parliamo di tecnica
Leggevo sul libro di Fabio (in arte Furo) che le molle degli euro74 (o A73 che credo essere le medesime) tendono ad accorciarsi dando alla moto un aspetto un po' seduto.

Con tale pulce nell'orecchio ho notato che in effetti il mio 3 1/2 dietro è un po' fiacco e raggiunge facilmente il fondocorsa anche con me solo alla guida.

Esistono molle meccanicamente valide ed esteticamente compatibili (magari anche da cromare) con cui rimpiazzare le originali esauste?
view post Posted: 26/7/2021, 10:04 Circuito universale per contagiri elettronico - parliamo di tecnica
Ciao Piero. No, non ho misurato il segnale anche se ho in mente di costruirmi un banco prova con cui poter fare ogni tipo di misurazione ed esperimento.
Ti posso dire, però, che la tensione ai capi della bobina è appena sufficiente a pilotare lo strumento, in quanto basta allontanarla anche di pochissimo per interromperne il funzionamento.
view post Posted: 26/7/2021, 07:15 Circuito universale per contagiri elettronico - parliamo di tecnica
CITAZIONE (ZetaZeta @ 26/7/2021, 07:27) 
@ rrr1980, ricordo una tua semplice intuizione con un condensatore e una resistenza applicati al trasduttore, hai abbandonato quella soluzione?

Sì. Per due ragioni. La prima è che andava tarata sul circuito in concreto esistente a bordo della moto; la seconda è che la bobina è decisamente più semplice.
view post Posted: 25/7/2021, 20:21 175 Supermono - parliamo di tecnica
Che dire, p&s e bevotroppo: la crème de la crème in fatto d'ingenium morinesco.

Peraltro, con 86° di angolo virtuale tra i cilindri, si potrebbe raggiungenere un'equilibratura eccellente, meglio di un bicilindrico a 72° ottimamante equilibrato.
view post Posted: 25/7/2021, 20:10 Vento di marcia e carburazione - parliamo di tecnica
CITAZIONE (ZetaZeta @ 25/7/2021, 13:56) 
Ciao Riccardo, ma una soluzione meno estrema? Non si potrebbe forare la cassetta dei filtri aria e mandarci i tubini?

Per brevità e per non ammorbare il lettore non avevo riportato di aver provato anche la soluzione che suggerisci, scartata perché agli alti regimi con manetta spalancata la carburazione virava pericolosamente nel magro.

Ti dirò di più: avevo provato a sdoppiare il tubo mandando un ramo nella cassa filtro e lasciando l'altro libero all'aria, sperando che le due componenti si compensassero, ma anche così nulla da fare, le variazioni c'erano e non erano trascurabili. L'unica soluzione era utilizzare la camera racchiusa all'interno del trave.

Posso dire però che i fori sono molto piccoli: 4mm filettato M5 quello su cui va il tubetto e soli 2 mm l'altro. Onestamente non credo di aver indebolito la struttura.
view post Posted: 25/7/2021, 08:24 Vento di marcia e carburazione - parliamo di tecnica
Sono ormai passati degli anni da quando ebbi la fortunata intuizione di imputare al vento di marcia un'azione di disturbo alla carburazione del 3 ½.

Io mi ero accorto che l’erogazione del motore in relazione al numero di giri non era uguale in tutte le marce: in prima seconda e terza era una spada; in quarta, quinta e soprattutto in sesta si sedeva non tanto per il crescente sforzo, quanto per un palese calo di potenza.

Pensai quindi che il vento, prima variabile legata alla velocità, avesse effetti che andavano oltre la mera resistenza all’avanzamento del mezzo, e che, in qualche modo, l’aria influenzasse la potenza stessa del motore.

I carburatori VHB(Z)25 B hanno ciascuno due sfiati che mettono in comunicazione la vaschetta con l’esterno sfogando poi lateralmente sugli opposti fianchi del corpo. Il loro scopo è fornire a tutto il sistema la pressione di riferimento (quella atmosferica). Senza di essi il carburatore non potrebbe funzionare.

Ma se durante la marcia del veicolo si viene a formare una turbolenza che esercita pressione (o depressione) intorno ai forellini dei suddetti sfiati, il carburatore interessato non avrà più come riferimento la pressione atmosferica e di conseguenza la carburazione ne risulterà alterata.

La quantità di benzina prelevata dal motore ad ogni ciclo dipende infatti anche dalla pressione esterna agente sul pelo libero in vaschetta: una pressione maggiore sospingerà una maggior quantità di carburante nel condotto verticale che dal fondo della vaschetta porta al venturi; viceversa, una pressione minore ne ostacolerà la risalita. Avremo quindi una miscela più ricca nel primo caso e più magra nel secondo e in entrambi la carburazione non sarà quella corretta.

Nel tempo ho cercato di risolvere il problema in vari modi, ma sempre con risultati parziali: inizialmente ho chiuso con dei grani filettati lo sfiato orientato nel senso di marcia di ciascun carburatore; successivamente, prendendo esempio dagli enduro e dal K2, ho messo dei portagomma sui forellini collegando dei tubetti che poi ho portato a sfogare in varie parti della moto (sotto il serbatoio, dietro un fianchetto, addirittura dentro al fanalino di coda).

L’inconveniente non spariva mai del tutto e mi si palesava in un fenomeno odioso: tenendo il gas spalancato in accelerazione a regimi medio alti e chiudendo di botto come avviene, ad esempio, al cambio marcia, all’atto di riaprire il motore aveva un momento d’incertezza.

Avevo in mente da tempo una soluzione un po’ spregiudicata: forare il trave centrale del telaio in due punti opposti collegando da un lato il tubetto proveniente dagli sfiati e lasciando l’altro foro libero quale unico punto di scambio d’aria con l’esterno.

Il volume della camera così formata riesce ad assorbire le variazioni di pressione e alla prova su strada tutti i difetti sono scomparsi.

Chi volesse fare delle prove senza toccare il telaio potrà momentaneamente utilizzare una bottiglia o altro recipiente.
view post Posted: 28/6/2021, 21:15 Condotti di aspirazione - parliamo di tecnica
Io faccio parte della cerchia di eletti che hanno potuto collaudare in anteprima e segretamente i manicotti in foto, e posso affermare con certezza che essi sono stati non una, ma la soluzione al problema del buco di carburazione che guasta l’erogazione dei motori, soprattutto sport, tra i 4 e i 5mila giri.

Sono uscito coi manicotti in tasca per montarli a bordo strada e coglierne gli effetti al volo: la differenza rispetto alla configurazione originale è evidentissima. Il motore è sempre pieno senza perdere potenza in alto.

Nick, audace scienziato capace di miscelare sapientemente teoria e pratica (alcuni sedicenti sacerdoti di Morini sono schiavi solo dell’una o dell’altra) merita un plauso sia per l’idea che per la realizzazione.

E, personalmente, sono molto soddisfatto anche perché ancora una volta, come avvenne a suo tempo per l’equilibratura, Nick ed io, autonomamente, abbiamo avuto analoghe intuizioni poi risultate concordi alla prova dei fatti. Da tempo infatti vado dicendo che le increspature nell’erogazione ai regimi intermedi, che noi percepiamo come un difetto di carburazione, sono in realtà provocate dalla fluidodinamica.

Bravissimo e soprattutto grazie. Non ho altre parole.

Ad maiora!
view post Posted: 27/6/2021, 22:39 Circuito universale per contagiri elettronico - parliamo di tecnica
Mi permetto di suggerire un semplicissimo circuito mediante il quale pilotare il contagiri elettronico Veglia qualunque sia il trasduttore impiegato (grigio, Vespa, altro).


Circuito-universale-contagiri
https://it.imgbb.com/


Il funzionamento è semplicissimo: il campo generato dalle scariche nel trasformatore AT induce ai capi della bobina posta immediatamente sopra un segnale di pari frequenza, idoneo a pilotare il contagiri.
Un capo della bobina va collegato a massa, l’altro al filo grigio del contagiri.

Ecco come si presenta la modifica:


Circuito-universale-contagiri-1


Ho ricavato la bobina–sensore smontando un relais a 220V del tutto simile a quello in foto.


41-b0-Cn-JYUL-SL500


Utilizzate esclusivamente relais a 220 V poiché altrimenti il segnale sarebbe insufficiente.


Mi piacerebbe un riscontro da parte di qualcuno che intendesse cimentarsi nell’impresa.

Edited by rrr1980 - 27/6/2021, 23:55
view post Posted: 21/6/2021, 11:55 3 1/2 - Pipetta BOSCH non resistiva - parliamo di tecnica
Sono felicemente riuscito a modificare le pipette eliminando le resistenze.

Come?

Ho forato assialmente con una punta da 3 mm entrando dall’innesto della candela fino ad intercettare l’inserto metallico a vite dalla parte opposta. Successivamente ho filettato M4 l’innesto stesso e il canale appena ricavato, quindi ho inserito una barra filettata M4 di opportuna lunghezza sulla quale avevo realizzato un taglio quasi completo.

Avvitata fino in battuta, l’ho spezzata in sede alla giusta quota grazie al suddetto taglio.

Ora le pipette portano la corrente diretta senza alcuna resistenza.

Funzionano perfettamente.

Tanto vi dovevo.
view post Posted: 3/6/2021, 11:54 3 1/2 - Pipetta BOSCH non resistiva - parliamo di tecnica
CITAZIONE (roberto51 @ 17/5/2021, 15:50) 
In genere, non so nel caso specifico, è sufficiente svitare il supporto in cui si innesta il terminale della candela ed estrarre la resistenza per sostituirla con una semplice molletta a premere. Nelle pipette Nippondenso si faceva così

Ti ringrazio per l'informazione. Non so se sia possibile farlo anche sulle pipette in questione, comunque ci proverò.
view post Posted: 1/6/2021, 13:01 Perdita olio, aiutatemi a capire - parliamo di tecnica
CITAZIONE (raul12 @ 31/5/2021, 22:37) 
il problema era la campana frizione, di certo anche più olio motore favoriva la perdita.
Ringrazio tutti per l'aiuto e la disponibiltà, una ferrea stretta di mano. Grazie

Ciao Raul,

anch'io ho avuto lo stesso problema e posso confermarti che il trafilamento d'olio si verifica tra il corpo in alluminio della campana e il colletto in acciaio piantato su di essa. Il paraolio è quasi sempre innocente.

Non sarebbe difficile modificare la campana in modo da alloggiare un oring in battuta tra la campana stessa e l'ingranaggio sottostante, ma non ci ho mai provato. Chissà in futuro...

Sono contento che tu abbia risolto.
view post Posted: 11/5/2021, 11:38 3 1/2 - Pipetta BOSCH non resistiva - parliamo di tecnica
CITAZIONE (piero57 @ 11/5/2021, 11:41) 
L'avevo intuito... :D

Ormai mi si conosce...
view post Posted: 11/5/2021, 10:15 3 1/2 - Pipetta BOSCH non resistiva - parliamo di tecnica
Conosco bene gli spinotti successivi gommosi con la fascetta, ma vorrei mantenere la configurazione originale, solo, se possibile, senza resistenza.
935 replies since 30/6/2010