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Mac o Windows (o linux !), se si setta il browser per riaprirsi sulle pagine visitate nella sessione internet precedente, il browser stesso può caricare la pagina dalla sua cache invece di caricarla effettivamente da internet, e quindi i quadratini rossi non appaiono, è sufficente "rinfrescare" la pagina con l'apposito bottone tenendo premuto contemporaneamente il tasto maiuscolo, che è il comando per ricaricare la pagina da internet e non dalla cache su tutti i browser; questa pigrizia dei browser è comune a molti software e sistemi operativi, dipende dalle versioni installate o da eventuali plugin utilizzati per memorizzare le pagine aperte e riaprirle alla sessione successiva. Safari ha avuto molti rilasci acerbi, e su alcune versioni di OSX non può essere aggiornato più di tanto, una "strategia di marketing" per costringere l'utenza a sostituire i computer, praticamente si rende obsoleto un apparecchio facendo in modo che nuovi rilasci del software di sistema e dei programmi preinstallati non siano aggiornabili; si può aggirare il problema utilizzando browser alternativi, come Firefox o Chrome. I problemi di Internet Explorer sono dovuti al fatto che si conforma agli standard Microsoft, nel tentativo di imporli, forte del monopolio di fatto di Windows, e non agli standard aperti delle varie revisioni dell'http, qualcuno si ricorda di supermario commisario UE alla concorrenza? La guerra di religione tra gli adepti del Mac e i tifosi di Windows va avanti da sempre e non ha senso: il miglior sistema è quello con cui ci si trova meglio; personalmente per lavoro sono costretto a usare entrambi, e entrambi fanno più o meno allo stesso modo quello per cui sono progettati: eseguire programmi, anche se il Mac non è semplicemente un computer ma anche un oggetto di culto con adepti fanatici, come del resto l'iPhone, l'iPad e l'iPod, oggetti che costano molto di più del loro valore reale, ma che vengono venduti con strategie di marketing all'avanguardia, ben stigmatizzate qui https://www.youtube.com/watch?feature=play...e&v=MgSQA1jqFpM.

Vabbé scherzavo, il video era più pacifista che sul marketing, qui si spiega come funziona la persuasione occulta di apple, sulla barra del tasto play si possono attivare i sottotitoli in italiano, qualcuno faccia avere questo link ai geni del marketing della Moto Morini .

Touché, se vai indietro al tempo di C:\ non c'é discussione, ma oggi quell'argomento non si tiene più in piedi, anche Micro$oft ha un ambiente grafico, ed è altrettanto facile da usare, alla fine della fiera la metafora della scrivania con le cartelline è uguale per tutti, e qui mi fermo perché il Mac è una fede che non può essere messa in discussione; personalmente mi rifiuto di pagare un prezzo maggiorato per il solo privilegio di avere una mela sul computer, o un coccodrillo sulla polo, e via dicendo, ma ognuno è padrone di spendere i suoi quattrini come vuole; ho la presunzione di essere super partes usando linux come sistema principale, e Mac e Windows per quei programmi indispensabili per il mio lavoro e che girano esclusivamente su quelle piattaforme, ma come ho già scritto il miglior sistema è quello con il quale uno si trova meglio, un criterio soggettivo e indiscutibile, e il mondo è bello perché è vario, evviva le differenze, e meno male che abbiamo diverse opzioni tra cui scegliere, ma mi sento offeso ad usare un prodotto concepito per essere a prova di stupido, avendo la presunzione di non essere stupido, e questa filosofia costruttiva crea problemi in un ambiente professionale, perché l'accesso a funzioni di basso livello è inibito per impedire allo stupido di fare danni, è un pò come non poter aprire il cofano della macchina per sistemare un guasto, senza menzionare che anche questa è una scelta guidata da motivi di lucro: se hai un problema devi andare in assistenza, dove tra l'altro ti mungono per un servizio veramente mediocre.

Tornando a bomba al soggetto originale: hai provato a ricaricare le pagine tenendo premuto il tasto maiuscole? Se anche questo non funziona puoi investire un paio di migliaia di euro per acquistare un nuovo Mac con l'ultima versione di OSX e un browser aggiornato...

PS: non era mia intenzione essere offensivo con l'iCoffee, volevo sottolineare come è percepito il mac da chi non è stato risucchiato dal marketing apple, e in questo momento sono un pò arrabbiato con apple per l'uscita dei nuovi PowerMac, attesi per anni, la linea di computer professionali non veniva rinnovata da troppo tempo, mi costringeranno a buttare una serie di periferiche molto costose perché l'architettura è cambiata radicalmente, un altro brutto vizio di apple: quello di importi cosa usare dettando i tempi dei tuoi investimenti in hardware, senza contare che la mancanza di slot di espansione interni porterà un bel disordine, con cavi e scatolette ovunque, complicando inutilmente le cose, e più un sistema è complicato e più tende al caos, arrivandoci prima di un sistema semplice.

Sul mio vecchio PowerBook 17 ho cambiato due volte un pannello, dal costo di 150 euro, perché lo slot del DVD (superdrive per il genio del marketing Steve Jobs) si fletteva con l'uso impedendo l'inserimento e l'estrazione dei dischi, il drive era semplicemente troppo vicino a touchpad e tastiera per non appoggiarci sopra la mano usando il computer, in assistenza erano ben consapevoli del problema ma alla apple hanno pensato bene di usare lo stesso chassis anche per la serie successiva di PowerBook, probabilmente dovevano comunque smaltire le scorte in magazzino, ma se questo si chiama un prodotto ben costruito (e etica) io sono Brigitte Bardot, e stiamo parlando di un apparecchio da oltre 3000 euro per il quale ho dovuto rinunciare all'uso del superdrive, mi sarebbe costato 150 euro al mese, meglio sarebbe stato avere un drive non super ma funzionale... Qualche anno fa la apple ha dovuto rinnovare d'urgenza la linea di prodotti, erano costruiti con i materiali più inquinanti disponibili sul mercato, non riciclabili e di difficile smaltimento, probabilmente per risparmiare sul costo di produzione e aumentare il margine di guadagno, troppo pure per i più fedeli clienti. E per parlare del mio specifico non posso fare a meno di citare Final Cut, il software di montaggio non lineare di apple, un divoratore di potenza di calcolo maliziosamente disegnato con icone piccolissime, il cui solo scopo era quello di vendere i mastodontici e costosi Apple cinema display e i PowerMac, che sarebbero stati computer sovradimensionati per qualsiasi uso se non per la grafica professionale e per l'appunto il montaggio video; non dimenticherò mai il commesso dell'apple store (de Roma, ma parla come magni!) che alla mia domanda se serviva un mutuo per comprare l'Apple cinema display mi rispose "no, costa poco, solo 1200 euro", lui che probabilmente 1200 euro non li percepiva in un mese, straordinari compresi, a dimostrazione che non solo l'utenza del Mac ha il "culto" della mela, ma anche i dipendenti devono appiattirsi totalmente. E che dire dell'interfaccia spudoratamente clonato da quello degli Atari dei primi anni '80? Per non parlare di OSX, che altro non è che l'evoluzione dell'interfaccia grafica clonata dall'atari di cui sopra fatta girare su un kernel BSD, un sistema Unix di pubblico dominio, leggasi gratis, sviluppato dagli universitari americani, cioè a dire che il cuore del sistema operativo non è nemmeno made in apple, non gli costa un soldo ed è tutto guadagno! E l'inventore del mouse, morto senza vedere un soldo per la sua invenzione? E la furbata suprema di fornire gratuitamente alle scuole americane i computer, con il solo scopo di forgiare utenti/clienti mac sin dall'età scolare, togliendogli di fatto il libero arbitrio. In ultimo i frequenti cambi radicali di architettura, che quando arriva l'inevitabile momento di sostituire il computer costringono l'utenza a cambiare anche tutte le periferiche, insomma è il tuo fornitore a decidere come spendi i tuoi denari, e non tu. Ma ci sarebbe altro, quindi mi viene difficile associare gli utenti mac al think different, tutti omologati e felici di appartenere alla stessa tribù, ma questa è la potenza del marketing, e la sociologia spiega tutto sui bisogni indotti, frutto della pubblicità, certo però che uno che pensa di pensare in maniera diversa dovrebbe guardare altrove. Se potessi fare a meno di usare il mac lo farei volentieri, è troppo politicamente scorretto per i miei gusti, fa parte della mia "cassetta degli attrezzi" e contribuisce a procurarmi la pagnotta, anche se non per questo perdo una visione oggettiva delle cose, e comunque sul versante opposto microsoft non è da meno in quanto a pratiche discutibili: è il capitalismo bellezza, e il profitto non è un pranzo di gala, il discorso è ampio e non riguarda solo i computer, ma la nostra società e il suo modello di sviluppo; fortunatamente l'umanità non è fatta completamente da consumatori passivi, e a fronte di un esercito di inconsapevoli c'é la folta schiera di chi ha scelto una terza via, nella fattispecie quella della condivisione del sapere, che in computerese si traduce in open source, e ho il sospetto che alla lunga si confermerà l'antico adagio: tra i due litiganti il terzo gode.

Parlando della persuasione occulta, tutto cominciò con lo spot del MacIntosh del 1984, se ben ricordo diretto niente di meno che da Ridley Scott (Blade runner), un budget milionario per una singola messa in onda, durante la finale del superbowl, un'altra operazione dall'etica discutibile, con un attore che recita 1984, trasformando George Orwell in un inconsapevole testimonial, solo dopo arriveranno gli spot ancora più spregiudicati della serie "think different", che associano spudoratamente il prodotto a personaggi come Gandhi, M.L. King, Pablo Picasso, Cassius Clay, Maria Callas, John Lennon, Albert Einstein...

Mia moglie, sicuramente più imbranata di northwest, è un'adepta: ha il MacBook e l'iPhone, ma la cosa non ha compromesso il matrimonio , mio figlio, più scafato tecnologicamente, ha fatto i capricci per l'iPhone, quando lo ha avuto l'ha bollato come un cesso, era l'epoca della versione 3, sicuramente oggi l'iPhone funziona meglio, ed è passato ad Android (con l'immaginabile gaudio del portafoglio di papà!), mentre apprezza il suo Mac Mini, ma usa linux sul portatile, e ha un PC Windows per i giochi; io passo da una piattaforma all'altra a seconda di quello che mi serve fare; sono elettrodomestici, fanno tutti lo stesso lavoro, hanno mouse, tastiera, finestre, cartelle, icone, non vedo la differenza, il problema è solo etico, lì ti salva solo l'open source, con il suo approccio non profit, parlando del quale mi sovviene che invece il Mac è un negozio, non un computer, vedi il bloatware iTunes. Comunque criticare non vuol dire denigrare, ma non avere fette di prosciutto sugli occhi. Tra i due estremi, quello chiuso del Mac, sul quale funziona solo hardware proprietario o dedicato, e quello totalmente aperto di linux, c'é la via di mezzo di Windows, software proprietario ma aperto dal punto di vista del supporto di prodotti di terze parti. Non è detto che si tratti della giusta via di mezzo, ma la sensazione di essere più in controllo della situazione è innegabile, mentre con linux non hai una sensazione, ma sei realmente in controllo.


...inoltre se un sistema Windows è tenuto in ordine funziona benissimo, altra cosa è se si scarica programmi piratati, crack e zozzerie del genere; se tu fossi un virus writer, scriveresti per Mac, cioè per meno del 10% dei computer del mondo, o per l'80% di Windows? I nove decimi dei problemi di Windows derivano da chi lo usa: niente antivirus o antivirus poco affidabili e non aggiornati, e programmi di dubbia provenienza e spesso di indubbia illegalità, ma nulla viene gratis, e questo riguarda anche i programmi craccati per il Mac: i crack vengono spesso con "cavalli di troia" per usare l'email del furbetto per fare spam, e alle volte "key loggers", programmi per carpire password e numeri di carta di credito, introducendo inevitabilmente elementi di instabilità, perché già i programmi sviluppati da società specializzate non sono esenti da problemi, figuriamoci l'affidabilità di un software scritto da un cracker del cavolo. La terza via, quella di linux, è esente da virus, ha a disposizione migliaia di programmi legalmente gratuiti per tutti gli usi, supporta tutto il supportabile, incluso l'hardware "obsoleto" non più supportato dai produttori (a proposito, mai sentito parlare di obsolescenza programmata?), ed è la scelta più etica disponibile, senza contare che sui Mac più datati l'installazione di linux produce l'effetto di renderli di nuovo utilizzabili e aggiornabili, e da quando anche il Mac usa processori Intel a livello di hardware non c'é differenza.


vedi sopra


e ciò è bene, vai sereno con il tuo fidato Mac, ma non ignorare quello che c'é dietro.