Frizione Kanguro demi-sec

Salve a tutti, avrei un paio di domande....Smontando il coperchio carter sx del Kanguro (prima serie ma con freno a disco) mi è apparsa una frizione "in umido". Così, a spanna e manazza, dovrebbe essere partito il paraolio, che però non è visibile senza proseguire lo smontaggio. Fra l'altro, studiando sul manuale, tale paraolio viene menzionato, ma nemmeno lì ne riesco a vedere la posizione. Mi confermate che si trova dietro i due tambyìuri frizione e, magari, ne sapete anche la misura? Domanda 2: i dischi erano abbastanza bagnaticci di olio, sono recuperabili (dopo abbondanti lavaggi con diluente nitro) o vanno "assolutamente" cambiati? Domanda tre: la protuberanza al di sotto della canalizzazione (freccia bianca in foto) che, presumo, sia della pompa olio è quella che alloggia il bulbo di pressione olio in altri modelli? Grazie.

Grazie per le risposte e, già che ci sono, per lo smontaggio della campana interna mi son fabbricato un attrezzo in alluminio con 5 cave che impegnano le colonnine della campana, sulla parte filettata ma quasi a contatto con quella esagonale (non dispongo di vecchi dischi dentati per prendere tutta la circonferenza della campana). C'è rischio di sforzo eccessivo e conseguente danno alla perpendicolarità delle colonnine ( e quindi cambiare tipo di attrezzo) o vado tranquillo (con i debiti scongiuri)?

Grazie mille per l'offerta, ma sono a qualche duecento e passa km di distanza...Comunque ecco la foto, dell'attrezzo, recuperato da una vecchia puleggia in anticorodal che non mi serve più, e la leva di manovra, parte del corredo di una smerigliatrice angolare makita (leva che oltre a svitare ghiera della suddetta potrà svolgere egregiamente anche questo nuovo compito). Quindi, due paraoli e un liquido sigillante nel distanziale...Wurth non vende a privati, penso che userò un analogo Loctite o Arexons. @ Furetto: so che sarebbe l'ideale, ma non dispongo, come già detto precedentemente, di vecchi dischi con dentellatura.

Bene, oggi ho fatto una prova con l'attrezzino fabbricato. Se avessi notato uno sforzo di una certa entità avrei rinunciato all'opera, invece lo sforzo è stato praticamente assente (ho una certa esperienza di serraggi e non ho mai spanato una vite), così a occhio un paio di kgm se non meno. Poi, una volta tolto il tamburo interno ho visto delle scheggette in quello esterno e un'impronta in quello esterno, in lega leggera. Morale: i prigionieri del tamburo interno, per l'esattezza uno di questi, ha perso la ribaditura circonferenziale mentre un altro è in procinto di perderla. Le scheggette del primo prigioniero, insinuate fra il disco e il tamburo esterno, hanno determinato l'impronta che si vede in foto. L'olio che imbratta il tutto (la parte inferiore è stata pulita) sembra più fuoriuscito dal distanziale che dal paraolio, che non è stato ripulito e nemmeno appare sporco. Almeno questa è stata la mia impressione. P.S.: il gommino intorno al funghetto spingifrizione si trova ancora?


P.P.S.: anche sul manuale ho trovato l'indicazione di segnare la posizione della campana per poi poterla ricongiungere all'ingranaggio montato posteriormente, solo che mi rimane un po' difficile stabilire un riferimento....vado di punzone fra campana, carter e ingranaggio?

Una domanda....non so se sono il primo ad aprire questa frizione (dai piccoli danni sulle colonnette direi di no), ma se il precedente "apritore" non avesse effettuato la marcatura fra campana e ingranaggio, quali sarebbero gli inconvenienti?