Morini Club Roma

Settebello 250 (175 competizione replica)

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view post Posted on 9/5/2023, 20:58

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Aggiungo, la moto va discretamente salvo come dicevo qualche mancamento nell'apri/chiudi veloce, ma nell'uso normale la candela segna una carburazione parecchio ricca.
Quando sarà apposto tutto il resto, proverò a smagrire un poco iniziando dal getto del massimo.
Ho smontato il carburatore per riprendermi un po' da un'altra brutta sorpresa trovata nella frizione, che avevo nuovamente smontato per mettere i dischi nuovi appena arrivati.
Installati correttamente, essendo il complesso sensibilmente più spesso di come lo avevo arrangiato in attesa dei dischi, mi aspettavo di dover registrare il sistema di aste di spinta (teoricamente tre) che apre lo spingidisco.
Succede però che la prima di queste (un barilottino di circa 10x15) va a battere contro il fissaggio del pignone prima che le seguenti arrivino a toccare il spingidisco! ?????
Smonto nuovamente lo spingidisco, estraggo la prima asta e mi viene dietro un sfera che teoricamente non dovrebbe esserci; la ricaccio nell'albero e vado sull'altro lato a smontare il triangolo che regge il leveraggio di comando e dove scorre i barilottino di cui sopra.
Mi trovo di fronte ad un fissaggio del pignone un po' diverso da come rappresentato nel catalogo ricambi:

Cambio_0

IMG_20230509_141350_1

In ogni modo spingo fuori l'asta e mi aspetto che arrivi anche la sfera; manco per niente, è scomparsa.????
Smontando il primo dado, rimuovendo l'anello in gomma ed infine la vite che blocca il pignone arrivo alla soluzione del mistero:

IMG_20230509_141620_1

IMG_20230509_142304

Alla soluzione del mistero ed alla scoperta che oltre alla sfera c'era anche un cilindretto lungo 7/8 mm, entrambi caduti nella spazio vuoto che rimane tra albero entrata del cambio e vite di fissaggio del pignone alla presa diretta.
Ho risolto fabbricando con dell'acciaio di rotaia ferroviaria una astina lunga un 30 mm, da porre al centro, arrotondata e temprata in punta. Dopo di che ho accorciato in diversi tentativi l'asta lato pignone fino giungere ad una misura adeguata al funzionamento corretto del sistema.

Mi sto arrovellando cercando di capire cosa può giustificare un intervento tanto maldestro, che tra l'altro aveva come risultato una frizione che slittava, nel realizzare una moto di questo tipo, ma non arrivo a trovare pace... continuo un'altra volta, è meglio.

Cordialmente
Osvaldo
 
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view post Posted on 9/5/2023, 21:30
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Certo che su quel dépliant francese erano parecchio ottimisti riguardo le velocità raggiungibili......
 
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view post Posted on 10/5/2023, 06:54
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Osvaldo, la sfera ci deve essere. La sua funzione è quella di auto centrare le due astiene spingidisco. Va messa in mezzo.
 
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view post Posted on 10/5/2023, 19:11
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CITAZIONE (osvaldo1961 @ 7/5/2023, 15:51) 
Tornando un momento alla special, non mi dispiacerebbe provare un albero a camme un po' più spinto, non tanto da richiedere interventi massicci sul resto della meccanica.
Quindi non proprio come quello di Agostini, ma un po' più vicino ai 175 stradali.
Non ho idea di quante versioni siano state poste in commercio; mi sai dare qualche dritta in merito?
Mi pare che per sostituire le camme non sia necessario aprire il basamento, se ricordo bene dal Tresette.

Ciao, a presto con dati della mia carburazione.

Osvaldo

Osvaldo, l'albero a camme spinto che ho montato ha fasatura ASP 57° 76° SC 78° 55° (gioco fase 0.25) contro quello di serie ASP 20° 60° SC 60° 20° (gioco fase 0.40)e, come vedi sono ben diversi... Per sostituire l'albero a camme basta aprire il carter sx, dove c'e' il filtro dell'olio interno. Molto facile.
Per quanto riguarda la frizione ho di scorta un assieme Surflex acquistato nuovo al mercatino di Novegro (Surflex n. S 1040) composto da 5 dischi condotti e 5 dischi conduttori. L'avevo preso perche' la frizione mi slittava ma poi ho capito che avevo messo dentro l'olio sbagliato. Dopo aver assiemato il motore usai un olio da macchina pensando di tenerlo dentro qualche km in fase di rodaggio, poi, ferrmata la moto per l'inverno non mi ricordai di cambiarlo...
Ti ringrazio molto per i dati del carburatore. Se dovessi sistemare il motore della special andra' capito quale diffusure potrebbe andar meglio con quell'albero a camme e con il pistone Suzuki (forse bisognera' andare verso il 32mm).

Per quanto riguarda le versioni del 250...c'e' la diatriba sul nome. Sul manuale utente (italiano) si parla di 250 GI (GTI pare sia una fantasia). Questo modello fu fatto su richiesta dell'importatore USA e la Morini riesumo' gli stampi del 175 di dieci anni prima per ricavare la versione maggiorata. Il modello non ebbe molto successo perche' deluse le aspettative degli utenti. Negli USA andarono due modelli con parafanghi meno avvolgenti, manubrio alto, protezione al faro, paragambe e, uno dei due, aveva scarico alto tipo scrambler. Mi padre prese una versione "quasi" americana con manubrio alto, parafanghi avvolgenti e paragambe. La versione piu' sportiva, con manubrio basso, forse era solo per il mercato francese. Non conoscevo il depliant ufficiale francese pur avendone vista una con manubrio basso in vendita in Italia.

Modelli USA: rispettivamente Tornado e Typhoon :
6t5XzLA

[IMG]cfrpuJr[/IMG]

Questo e' quello che c'era in rete tipo depliant francese:

[IMG]Fi2AbRn[/IMG]
 
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view post Posted on 13/5/2023, 09:19

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Ciao Piero,

effettivamente quasi tutti i motori con cui ho avuto a che fare, con il comando della frizione tramite aste, erano dotati di una sfera o a volte anche due, come elementi intermedi tra le aste.
Però non tutti e nel caso del nostro Settebello nel catalogo ricambi non la vedo; forse anche per evitare quello che è successo a me, cioè che sparisca nello spazio vuoto che c'è nel fissaggio del pignone.
Al puntalino che ho fatto ho modellato a semisfera le estremità e spero che copra tutte le necessità.
In ogni caso non è stato certo un bel lavoro montare la frizione con una coppia di dischi in meno per ovviare al gruppo aste di spinta raffazzonato e troppo corto.
Ti confermo che anche il kit che ho acquistato io è il medesimo Surflex S 1040.
Per quanto riguarda l'olio, ho intenzione di impiegare il Motul classic 20W50 'after 1950'.

Grazie per i dati di fasatura; il tuo albero è davvero spinto.
Se parli di passare da un carburatore da 24 ad uno da 32, immagino che anche sedi e valvole siano state ampliate altrimenti anche con quelle camme forse respira un po' poco per un carburatore così grande. Le mie sono comunque solamente supposizioni, come dici tu bisogna provare...
Il mio obbiettivo sarebbe farmi le camme da solo (e provarle...), ma sono ancora molto lontano da avere elaborato un metodo adeguato alle mie scarse attrezzature.

Un pò di misteri sulla storia del modello, chissà se verranno chiariti in futuro...

Cordialmente

Osvaldo
 
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view post Posted on 30/7/2023, 14:12

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Buongiorno a tutti,

riapro il topic per aggiornare un po' la storia con alcuni lavori che ho fatto per cercare di risolvere qualche inconveniente che guasta un po' il gusto che da girovagare con cotanto Ferro.
Oltre al piacere di condividere quanto fatto ciò mi aiuta a fare il punto della situazione evitando di perdere il bandolo della matassa.

Principalmente i lavori sono volti ad ovviare all'inaffidabilità dell'avviamento con la pedivella; a volte pare al primo colpo, altre volte si arriva a scaricare la batteria attraverso le puntine a furia di provare.
Per inciso la batteria stessa, replica fasulla di quelle in bakelite, mi pare essere oltre che di peso irrisorio, una mezza ciofeca; è vero che mi è andata quasi a zero tre-quattro volte, ma non mi sento di consigliarla come resistenza ai maltrattamenti.
Altro problemino, che si sovrappone al primo, è l'impossibilità di usare le luci pena la scarica della batteria dopo non molto; ho fatto delle misurazioni sulla corrente di ricarica e quella assorbita e più sotto riporterò i dati rilevati, a titolo accademico.

Tornando all'avviamento segnalo che ho rotto due volte la pedivella in alluminio con cui l'ho comprata e piegato quella che ho fabbricato io per sostituirla usando un tondo ottenuto raddrizzando a cannello un molla da ammortizzatore auto. Il tondo è da 14 mm. Ovviamente è andato perso il trattamento termico ma si tratta pur sempre di un acciaio tosto.
L'ultimo passo compiuto è stato quello di raddrizzarla e rinforzarla con un 'fazzoletto' ottenuto da una balestra.

IMG_20230727_202744_1A

IMG_20230727_202704-A

Credo aver sviluppato una certa tecnica nell'azione: gli faccio fare un ciclo completo a quadro spento fermandomi in comprensione vicinissimo, ma prima, dell'apertura delle puntine, accendo il quadro e scalcio. Quando tutto va bene la pedivella va incredibilmente quasi da sola ed il motore si avvia, ma purtroppo succede raramente.
Ho perciò sviluppato una seconda tecnica (che magari per molti, come la prima, si tratta della scoperta dell'acqua calda) per l'avviamento a spinta, che sulle prime sembrava impossibile se non in terza-quarta lungo una forte pendenza, complice una certa lentezza nell'attaccare della frizione che rallentava la moto prima che si potesse far girare la ruota.
A quadro spento con la seconda inserita raggiungo a ritroso il pms di compressione, tiro la frizione e proseguendo a ritroso faccio in modo che stacchi completamente, dopo di che accendo il quadro, zampettando seduto tutto all'indietro sulla sella faccio un paio di metri e rilascio finalmente la frizione.
Se la tensione della batteria è appena appena corretta l'avviamento è immancabile!
Però, al giorno d'oggi, si rischia di essere messi alla berlina producendosi in una simile performance :angry:

Durante le numerose opere compiute, tra cui naturalmente vari tentativi con diversi gradi di anticipo, tarature al minimo del carburatore ed il rifacimento in toto dell'impianto elettrico che avevo trovato mal fatto e con l'impiego con cavi ad uso civile (case) mi sono trovato davanti a diverse cose inaspettate che mi fanno desiderare l'aiuto di Piero57, che conosce benissimo il modello, per capire se sono originali o meno.

*) Il diametro del condotto di aspirazione, all'imbocco sulla testa, è da 30 mm!!! a fronte di guarnizioni, flangia isolante, collettore e carburatore, tutto da 24 mm; possibile che fosse così in origine? Io ho provveduto a raccordare il tutto tornendo l'interno isolante e collettore a tronco di cono per un tratto di circa 15 mm, ma non ho ottenuto sensibili variazioni in alcun che.

**) Regolando l'anticipo fisso a motore spento e visionandolo poi con la pistola stroboscopica a motore acceso al minimo lo trovo avanzare di 2-3 gradi.

***) Valutando la variazione accelerando, per quanto sia riuscito dato che ero solo davanti alla moto che scalciava come un cavallo imbizzarrito, mi è parso che non giungesse ai 34° massimi e oltretutto che fosse tutt'altro che stabile. Però ripeto che le vibrazioni erano davvero rilevanti perché una persona singola potesse essere sicura di fare misurazioni di una certa accuratezza.
Ovviamente ho smontato il meccanismo centrifugo, ed ho trovato 2 molle diverse delle quali non vedo la ragione. L'originale era davvero fatto così?
Piero, mi pare che avessi accennato a una qualche problematica anche sul tuo, ricordo male?

1690704023117

Venendo all'impianto elettrico premetto che all'uscita del regolatore della dinamo era installato un diodo in serie con la batteria con il palese scopo di evitare correnti di ritorno verso la dinamo; cosa che in effetti succedeva in quanto ho poi verificato che l'interruttore di minima chiude un po' troppo in basso e soprattutto riapre ancora più sotto, intorno ai 5,8 Volt consentendo la fuga di circa 1,4 Ampere verso la dinamo con il motore al minimo.
Per inciso essendo fissato in maniera perfettibile si ruppe uno dei piedini di collegamento lasciandomi appiedato sul passo dell'Aprica per batteria nuova quasi zero e costringendomi a farmene portare un'altra sul posto per poterla riportare a casa sulle sue ruote.
Da li lo fissai meglio ma accorgendomi che 'mangiava' poco meno di un Volt ho poi deciso di rimuoverlo.
L'interruttore di minima pare non avere previste possibilità di regolazione per cui in attesa di lumi lascio la moto al minimo il meno possibile.
Riporto qui sotto, che magari a qualcuno interessa, uno specchietto con le misurazioni che ho fatto, valido sicuramente anche per altre moto con impianti similari.

Assorbimenti-16907244008522

Dopo di che mi sono messo alla ricerca di eventuali dispersioni lungo l'impianto, ma accorgendomi che era molto mal fatto ed a causa del grosso spessore dell'isolante e della povertà delle colorazioni sostanzialmente azzurro e marrone, con l'eccezione di un giallo/verde, difficilmente intellegibile ho deciso di rifarlo completamente salvo i due cavi che dalla dinamo giungono al regolatore e quello che dalla bobina va alle puntine.
Non avendo riferimenti ragionevoli ho disegnato secondo la mia idea lo schema sottostante e così l'ho installato sulla moto.

Impianto Special Morini Settebello 250

Anche questo credo che sia valido per impianti similari, ma mi scuso perché la trasformazione in immagine lo ha reso poco leggibile e quindi poco utile.
Caso mai a qualche aspirante 'elettrocutato' facesse comodo l'ho a disposizione in svariati formati.
Preciso inoltre che la sfondo rosa non è legato a particolari preferenze personali, ma è che sembra un buon compromesso di leggibilità a monitor per i cavi bianchi. :huh: :huh:
Anche con l'impianto nuovo i dati non sono cambiati, da ciò arriverei alla conclusione che girando di giorno a luci spente su strade extraurbane non dovrebbero esserci assolutamente problemi con la ricarica della batteria,
In città, a pari condizioni, si rischia gia di più a seconda del tempo che rimane al minimo o a bassi regimi.
Con le luci accese, di notte su strade particolarmente buie dove è giocoforza andare piano, è poco pensabile che qualsivoglia batteria rimanga carica più di tanto.

Le vostre opinioni?

Cordialmente
Osvaldo

Edited by osvaldo1961 - 1/8/2023, 11:39
 
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view post Posted on 30/7/2023, 17:15
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Sono della generazione successiva a quella dei 175 pertanto non me ne intendo. Secondo me però, visto che la moto è una special, non andrei a combattere con impianti obsoleti ed inaffidabili.
Esistono dei kit di accensione elettronica a 12 volt che, con poche modifiche, ti permetterebbero di goderti la moto.
 
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view post Posted on 31/7/2023, 15:11

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Grazie dell'attenzione northwest,
era una cosa a cui avevo pensato anch'io, ma non ho alcuna idea di cosa e dove sia in commercio.
Cortesemente mi potresti dare qualche rifermento preciso?

Grazie
Osvaldo
 
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view post Posted on 31/7/2023, 15:22
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Chiedo a chi ne sa più di me e ti saprò dare indicazioni.
 
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view post Posted on 31/7/2023, 15:23

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D'accordo,
Grazie mille
 
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view post Posted on 31/7/2023, 23:40
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La ex Powerdynamo, come si dice a Roma "sona" www.vape.eu/en/moto-morini-175-gran-turismo--tresette-sprint ho esperienza dell'accensione per il Corsarino, e funziona bene. Istruzioni di montaggio a pene di segugio, e la mancanza della chiavetta rompe assai, ma sempre meglio di un'accensione capricciosa. Non escludo che con molta pazienza si possa adattare qualcosa dal catalogo SGR...
 
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view post Posted on 1/8/2023, 10:52

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Grazie ZetaZeta,

interessante soluzione che se mantiene quello che promette, risolverebbe sia la ricarica della batteria sia un eventuale capricciosità dell'anticipo centrifugo.
Non credo invece che risolverebbe il misterioso problema della difficoltà di avviamento, ma bisognerebbe provare per poter dire.
Ha un po' il limite del costo non proprio contenuto e di sostituire in toto l'impianto; io, a dire la verità, per ragioni 'nostalgiche' preferirei mantenere la dinamo limitandomi a sostituire con l'elettronica, puntine, condensatore, 'centrifuga' e bobina.
E' sicuramente fattibile, ma non so se esista in commercio la componentistica specifica.
Inoltre parlano di anticipo massimo di 40° che per il motore originale del mio 250 (34°) sarebbero forse troppi; sarebbe da capire se si può intervenire a piacimento sulla curva di anticipo. Non ho ancor avuto il tempo di leggere a fondo la documentazione (cino)tecnica, ma non mi sembra.

Però quello che mi piacerebbe veramente, sarebbe far funzionare a dovere l'impianto originale, che rimanendo nell'ambito dei 7/8000 g/m non dovrebbe avere difficoltà alcuna a livello accensione.
Ritengo più difficile risolvere in pieno il problema di ricarica della batteria, come anche capire perché il dimensionamento della dinamo veniva regolarmente concepito per lasciare la gente per strada se si azzardava a fare uso normale delle luci
Nel mio caso personale che usualmente di giorno le tengo spente e di notte faccio al più un quarto d'ora, potrei forse tamponare aumentando la capacità (vera, non quella dichiarata...) della batteria.

Tornando alla difficoltà di avviamento, anche con batteria sicuramente carica, mi viene in mente che Roberto Patrignani nella sua prova dell'epoca ne faceva cenno, ma non ha mai menzionato la necessità di avviarla a spinta.
Stante il condotto di aspirazione da 30 mm, che salvo diversa segnalazione di Piero57, ritengo non di serie ho il sospetto che il problema possa essere li.
In attesa di smontare la testa per dare un'occhiata e verificare vi voglio segnalare altre 2 cose che giudico 'stranezze':

*) La candela che inizialmente era realmente nera fuligginosa, riducendo un poco i getti e pasticciando sugli anticipi, si è ora portata su una colorazione ottimale, ma solo intorno ai 2 elettrodi; la parte periferica permane color camino che fa fumo. Inoltre, per amor di dettaglio, dirò che questo cambio di colorazione è avvenuto gradualmente, impiegando diverse occasioni di uso. Ha iniziato con piccole chiazze nocciola per poi pian piano estendersi fino al punto che ho descritto. Usualmente i cambi di carburazione portano a cambiamenti quasi immediati di colorazione, anche senza pulirle previamente.
Che ci sia qualche anomalia di combustione dovuta a modifiche della camera?
**) Ho misurato la pressione di compressione (a motore freddo) ed inaspettatamente ho trovato solamente 8 bar a fronte della più volte menzionata durezza della pedivella. Per rimarcare la pochezza del valore segnalo che con lo stesso strumento ho rilevato su un motore 6 cilindri Dino Ferrari (Fiat) compresso geometricamente 11:1 la bellezza di 16 bar, e su un Motom 48 alquanto provato 11 bar.

Cordialmente

Osvaldo

Edited by osvaldo1961 - 1/8/2023, 13:54
 
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view post Posted on 10/8/2023, 12:22

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Ciao a tutti,

continuo a deliziarvi (?) con il racconto a seguito di quanto vado osservando man mano che macino km col Ferro.
Le bizzarrie dell'avviamento a pedivella continuano, ma avendo elaborato la strategia di provare un solo colpo, quando va bene raccolgo sguardi ammirati, mentre se va male la dimestichezza che ho ormai preso con il metodo a spinta mi consente di eseguire la manovra con notevole eleganza :=/: (compatibilmente con l'agilità consentita dall'età e dal peso ;) ) insinuando il dubbio negli astanti che si tratti di vezzo concesso alle moto da corsa.

C'era anche la questione che forse non avevo mai menzionato di alcuni arresti in partenza dando un colpettino rapido di gas prima di innestare la frizione; forse per il cambio del getto del minimo, forse perché dati i problemi di ricarica lo tengo abbastanza alto, sono praticamente scomparsi; bene.

Viaggiando in pianura quasi tutto bene, salvo qualche rara e piccola esitazione nel transitorio mentre prende giri dopo aver dato tutto gas.

In salita, e soprattutto man mano che si sale di altitudine (o più probabilmente di temperatura del motore) lo stesso identico difetto si accentua parecchio in frequenza ed intensità.
Di primo acchito, parlando di peggioramento in quota, verrebbe da pensare al getto del massimo ancora eccessivo, ma non combacia col fatto che superati i singhiozzi il motore esprime una certa cattiveria :) agli alti regimi ed in allungo andando di proposito in fuorigiri.

Ho riscontrato una perdita d'olio abbastanza consistente dalla guarnizione della testa verso l'esterno che pare essere in aumento; potrebbe essere che a tutta apertura sotto sforzo aspiri olio in camera di scoppio??? :=/:
Complice l'aspetto della zona periferica candela, forse potrebbe essere.

1691665391868

Smontare la testa qualche dubbio lo toglierebbe senonché non riesco a trovare la guarnizione che va certamente sostituita e non mi va di lasciare ferma la moto.
Qualcuno mi sa dare qualche dritta in merito?

Quando mi leggerà Piero57 sicuramente vorrà darmi qualche ragguaglio sulle vicissitudini che ha avuto con il suo regolatore centrifugo di anticipo, che dato le letture che ho fatto con la stroboscopica, qualche dubbio che non sia apposto me lo dà anche lui.

Cordialmente, Osvaldo

Edited by osvaldo1961 - 10/8/2023, 18:50
 
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view post Posted on 11/8/2023, 15:15

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Ciao di nuovo,

non mi andava di lasciare ferma la moto, ma adesso lo devo fare per forza.
Oltre all'olio che buttava dalla guarnizione della testa, adesso soffia anche vistosamente gas combusti.
Decisamente va sistemata prima di usarla nuovamente.
Il problema che per i ricambi avevo come riferimento Alessandro Luzzi, ma ho chiamato diverse volte al cellulare e non ottengo risposta.
So che per molti è tempo di vacanze, ma non c'è nessuno tra i forumisti che ha il tempo di darmi qualche dritta su dove recuperare almeno la guarnizione della testa?

Saluti, Osvaldo
 
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view post Posted on 11/8/2023, 17:24
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Per i ricambi della 175, oltre servizio per i soci del motoclub, non saprei che dirti, secondo me poi sono tutti al mare, e certamente sarebbe seccante comprare una serie completa per usare solo la guarnizione della testata, qualunque sia la provenienza. Hai pensato di fartene una in alluminio o in rame cotto? Seguo i tuoi post continua a postarli!
 
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49 replies since 3/5/2023, 20:14   1120 views
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